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Ingegnere Tempo Reale

Capo Progetto Informatico prima e durante la missione CoRoT, Philippe dirige un gruppo di 5 ingegneri che lavorano con dei contratti a durata determinata di 3 anni finanziati dal CNES/INSU. Questi ingegneri vengono dall’IUP (Istituto Universitario Professionale), titolari di DESS (5 anni dopo la maturità) e che hanno già un’ esperienza professionale di 2 - 5 anni.

  • Studi

    Philippe si è formato in un IUP informatico industriale, ha poi ottenuto un DEA (Diploma di Studi Avanzati) in informatica industriale (5 anni dopo la maturità), ed ha poi ottenuto un diploma d’ingegnere seguendo i corsi serali al CNAM.

  • Funzioni esercitate per CoRoT

    L’informatica sul MI (Modello d’ Integrazione) riguarda la preparazione della missione: Philippe definisce i software che controllano i commandi di ogni modulo del sistema, la DPU (“Data Processing Unit”, modulo di trattamento dei dati), la catena di acquisizione, il controllo delle videocamere, la scatola di servitù (temperatura, stabilità fotoelettrica, sincronizzazione) etc...

    L’informatica sul MV (Modello di Volo) riguarda la missione stessa: Philippe definisce il software di bordo. Definisce inoltre le specifiche, il follow up e la validazione dei programmi di volo (procedure di test e di ricezione). Sviluppa i programmi in collaborazione con i laboratori partner.

  • Philippe :

    “Apprezzo la molteplicità delle collaborazioni, per esempio lavoro con un laboratorio di Berlino su un software di volo, e con un laboratorio di Vienna per la definizione del modulo estrattore, del programma di posizionamento della finestra della visuale del satellite, etc...”

Ingegnere Database

Capo del Progetto Software del segmento al suolo, Sylviane prepara i programmi necessari alla ricezione a Terra dei dati di CoRoT durante la missione. Questi dati devono essere formattati e archiviati in basi di dati prima di poter essere utilizzati dagli scienziati. Tutto il trattamento viene definito dal gruppo CoRoT al LESIA. Ci saranno tra 10 e 12 serie di osservazioni in continuo per diversi mesi a seconda che la missione duri 2,5 o 3 anni.

  • Studi

    Dopo due anni di classe preparatoria in Fisica-Chimica, Sylviane ha ottenuto un diploma di Maîtrise (4 anni dopo la maturità) di Trattamento del Segnale. Ha lavorato per 5 anni come ingegnere alla Thomson, ha superato un concorso al CNRS d’ingegnere di studio (IE) per il trattamento dei dati spaziali.Lei ha infatti lavorato per 12 anni come responsabile del sistema informatico del laboratorio. Poi è divenuta ingegnere di ricerca (IR) e ha poi finalmente avuto l’opportunità di sfruttare le sue competenze diventando responsabile, per CoRoT, del trattamento dei dati nel segmento al suolo.

  • Funzioni eseguite per CoRoT

    Sylviane assicura le funzioni di responsabile informatico del database e delle calibrazioni. E’ incaricata della coordinazione tecnica dell’attività dei laboratori implicati nel segmento al suolo: assicurano la definizione e le specifiche dei programmi della catena di trattamento dei dati e del database.
    Coordina il lavoro di un gruppo di programmatori al LESIA, e assicura l’interfaccia tra il CNES (contraente principale) e i sottocontraenti industriali che sviluppano i programmi per il CNES di Tolosa. Assicura il controllo qualità dei programmi, del funzionamento dei test, delle matrici di tracciabilità, etc...
    Continua a partecipare alla politica informatica e alla vigilanza tecnologica del laboratorio.

  • Sylviane :

    “Questo lavoro si fa in collaborazione con gli ingegneri che si occupano del controllo di qualtà del LESIA e del CNES. Contrariamente alle sonde spaziali che impiegano diversi mesi o anni per giungere al loro obiettivo , CoRoT comincerà subito a trasmettere dati, i programmi di trattamento dei dati devono dunque essere pronti prima del lancio del satellite. I dati saranno innanzi tutto trattati dal CNES (soppressione degli effetti strumentali).
    I programmi devono essere sottoposti a test molto avanzati e dei ricette saranno effettuate prima e durante il volo. Tutti i recessi del software devono essere studiati, verificati, occorre immaginare tutte le particolari eventualità che potrebbero verificarsi, pensare alle condizioni estreme, etc...”