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Observatoire de Paris
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figures/PULSAR.JPG
Vista d’artista di un pianeta extrasolare intorno ad una pulsar
Credito : Osservatorio di Parigi / UFE

Nel 1970, David Richards rileva un’anomalia nella periodicità del segnale proveniente dalla pulsar del Granchio, scoperta l’anno precedente. Ne propone tre possibili spiegazioni:

  • un effetto di precessione
  • una vibrazione della pulsar
  • • una perturbazione dovuta alla presenza di un pianeta di periodo 11 giorni.

L’ipotesi della vibrazione è assunta essere quella giusta. Invece, si tratta propio della scoperta di un pianeta intrno a PSR 1892-10 che Andrew Lyne pubblica nel 1991, a partire di osservazioni effettuate con il radiotelescopio di Jodrell Bank.

Doppio colpo di scena nel gennaio 1992: lo stesso giorno, Lyne dichiara falsa la sua scoperta, si trattava in realta’ di un segnale spurio dovuto al fatto che non si era tenuto conto dell’eccentricità dell’orbita terrestre nel processo di riduzione dei dati, mentre Alexander Wolszczan annuncia la presenza di due pianeti (di periodo 67 giorni e di massa 3,4 MJ per il primo, di periodo 90 giorni e di massa 2,8 MJ per il secondo) intorno a PSR 1257+12!

Questa volta, le osservazioni di Wolszczan ad Arecibo vengono confermate da Dale Frail al VLA. Inoltre, lo studio del sistema permette di mettere in evidenza una risonanza gravitazionale 3:2 tra i due pianeti.

L’esistenza di questi strani pianeti sembra dunque reale; per di più nel 1994 viene annunciato che una seconda pulsar, PSR B1620-26, ha per compagno a un pianeta gigante di massa stimata a 2,5 MJ.