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Da queste scoperte si puo’ già trarre qualche insegnamento interessante. La proporzione di stelle che hanno almeno un pianetaAlmeno il 5% delle stelle osservate rivelano la presenza di un compagno planetario. Questa proporzione aumenterà a mano a mano che le osservazioni saranno capaci di scoprire dei pianeti meno massicci e più lontani dalle loro stella. Distanze pianeta-stelleTutti i pianeti (giganti, gli unici che sappiamo rivelare) scoperti al giorno d’oggi sono molto più vicini (fino a 100 volte) alla loro stella di quanto non lo sia Giove al Sole. Cio’ ha rappresentato una grande sorpresa perchè la teoria prevede che un pianeta gigante deve formarsi ad almeno 5 ua dalla sua stella. Questa disparità si spiega oggi con il fenomeno di “migrazione”: una volta che un pianeta inizia a formarsi relativamente lontano dalla sua stella nel disco protoplanetario, si produce un fenomeno d’interazione gravitazionale tra il disco e il pianeta in formazione che ha per effetto di frenare il pianeta che di colpo si avvicina alla sua stella (migrazione) fino al momento in cui cessa l’interazione. Questi pianeti che sono molto vicini alla loro stella, che li porta a una temperatura elevata (fino a 1200 K). E’ per questo che si chiamano i “Giove caldi”. Eccentricità degli orbitiUn altra sorpresa è stata di constatare che la maggior parte delle orbite planetarie sono abbastanza o molto eccentriche: formano delle ellissi più o meno allungate invece di essere quasi circolari come nel sistema solare. Al giorno d’oggi non si è ancora sicuri di conoscere la spiegazione di questo fenomeno. Una delle spiegazioni più verosimili potrebbe essere che se due pianeti migrano, lo fanno a velocità diverse. Devono allora per forza incontrarsi e durante quest’incontro l’uno espelle l’altro dal sistema planetario. Le leggi della meccanica celeste fanno si’ che il pianeta che resta ha per forza un’orbita ellittica. Metallicità delle stelle genitriciUna delle ultime osservazioni interessanti è che le stelle per le quali sono stati trovati uno o più pianeti sono più ricche in elementi pesanti (carbonio, ossigeno, ferro, ...) che la media delle stelle. Si dubita ancora sulla spiegazione da dare a questa correlazione. Puo essere dovuta al fatto che la stella e il suo corteo planetario sono originati da una nuvola molecolare ricca in elementi pesanti, oppure al fatto che la stella sia stata arricchita in elementi pesanti grazie alla caduta su di essa di pianeti. |