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Evidentemente, tutto quelle che è stato detto precedentemente riguarda la Vita (l’intelligenza...) nella NOSTRA Galassia. Poichè si possono osservare dei miliardi di galassie nel cielo (guardare per esempio le recenti pose molto lunghe del telescopio spaziale Hubble e dei telescopi dell’Osservatorio Europeo Australe – ESO – in Cile, che rivelano tra 2000 e 3000 galassie in minuscole porzioni di cielo di 10’x10’, cioè 40 miliardi di galassie in tutto il cielo), cio’ aumenta la probabilità di vita extraterrestre (e extragalattica). Ma questo fattore 1010 forse non basta per ottenere Nciv > 1 se Pvie e Pint sono minuscole (cioè se siamo “miracolati”), nel qual caso saremmo soli nell’Universo. Se siamo soli nella nostra Galassia, ma non nell’Universo, cio’ avrebbe un senso solo se la fisica evolve al punto di superare i limiti attuali delle relatività (niente puo’ propagarsi più rapidamente della luce). In entrambi i casi (soli nell’Universo o nella Galassia), ci si puo’ porre la domanda (filosofica, metafisica) del senso della nostra esistenza, e della nostra “responsabilità”. Lo scrittore di fantascienze (e scienziato) I. Asimov ha fornito una bella interpretazione della sua visione dell’evoluzione dell’umanita nella Galassia (Ciclo di Fondazione)
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