La nostra situazione (geografica, caratteristiche, ...) nell’Universo puo’ essere vista in diversi modi. Il modo di vedere pre-coopernicano postula che la Terra si trova al centro dell’Universo e gode dunque di una situazione privilegiata. All’opposto di questo punto di vista, si puo’ pensare che la Terra non abbia assolutamente niente di speciale, e che la vita intelligente esista su tutti i pianeti. Non si puo’ concludere niente dal primo punto di vista sul resto dell’Universo, dunque non è molto utile, ma si sa già che il secondo è falso visto che non sono state scoperte intelligenze extraterrestri nel nostro sistema solare. Tra questi due estremi, il principio antropico precisa che la nostra situazione nell’Universo è banale rispetto all’insieme degli osservatori. Diventa interessante se si includono intelligenze extraterrestri fra gli osservatori.
Esempi di applicazioni:
- La nostra posizione nello spazio è molto atipica (alla superfice di un pianeta con un’atmosfera, vicino ad un sole giallo, etc...), mentre la posizione a caso più probabile è lo spazio vuoto, preponderante nell’Universo. Ma la vita è impossibile nello spazio vuoto, e la superfice di un pianeta sembra necessaria alla vita. Dunque, è li che ci troviamo per forza. Non è una coincidenza ma una necessità (sulla Terra c’è meno gente nei deserti che sulle coste).
- La nostra posizione nel tempo è particolare: siamo apparsi quando l’Universo aveva tra 10 e 20 miliardi di anni (dal Big-Bang). Perchè non prima o non dopo?
La vita richiede degli elementi chimici “pesanti” (Carbonio, Ossigeno...) che non sono stati formati dal Big-Bang, ma nel nucleo delle stelle massicce della prima generazione della galassia, che dopo sono esplose come supernovae ed hanno eiettato questi elementi nel mezzo interstellare, permettendo cosi’ la formazione di nuovi sistemi solari con dei pianeti. Alcune generazioni stellari erano dunque necessarie prima della nostra apparizione (qualche miliardo di anni). Ma non troppo, perchè dopo numerose generazioni di stelle, resterebbero troppo poche stelle “adatte” per sperare di vedere comparire la vita.
NB: La prima generazione di stelle era probabilmente priva di pianeti !
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In modo un po’ sorprendente, noi (homo-sapiens) siamo apparsi sulla Terra circa 4.5 miliardi di anni dopo la sua nascita, più o meno alla metà della vita del Sole. Perchè questa data di apparizione è dello stesso ordine di grandezza della durata di vita del Sole? Esaminiamo tre ipotesi:
1) La vita intelligente appare in generale molto meno rapidamente che la durata di vita del Sole.
2) La vita intelligente necessita di un tempo simile alla metà della vita del Sole per apparire.
3) La vita intelligente ci mette in generale molto più tempo ad apparire che la durata di vita del Sole (detto in un altre parole, è poco probabile)
Quale ipotesi è la più probabile, conoscendo l’epoca della nostra apparizione?
La seconda sarebbe sorprendente, perchè a priori non si capisce quale possa essere il rapporto tra l’apparizione della vita intelligente e la durata di vita di una stelle. E inoltre si tratta soltanto di un caso particolare. Essendo poco probabile, la possiamo scartare. Se la prima supposizione fosse vera, saremmo probabilmente apparsi molto prima nella storia della Terra, dunque la si puo’ scartare come poco probabile. Resta la terza. Se è vera, non è sorprendente che non siamo apparsi dopo la morte del Sole, visto che non è possibile (è un effetto di selezione). Potevamo apparire solamente prima, a un momento probabilmente paragonabile alla durata di vita del Sole. E’ dunque il caso più probabile.
Da questo ragionamento si deduce che la vita intelligente è rara nell’Universo, e che sarà difficile individuarla. In effetti, gli sforzi del progetto SETI non sono, fino ad’oggi, stati coronati da successo.
Conclusioni interessanti possono dunque esere tratte da questo principio metafisico, che si deve tuttavia utilizzare con precauzione. In particolare, puo’ portare a false conclusioni se l’osservatore si trova in una situazione eccezionale.Ricerche su questo soggetto sono sempre in corso.
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