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Tycho Brahé nel suo osservatorio di Uraniborg: utilizza degli strumenti molto precisi per determinare la posizione di un astro.
Credito : Biblioteca del Osservatorio di Parigi

E’ possibile prevedere la posizione dei pianeti nel futuro o ricostruirla nel passato con una precisione di qualche centimetro, o meglio. Tre persone, Tycho Brahé, Johan Kepler e Isaac Newton hanno segnato gli inizi di quella che si prenderà il nome di “la meccanica celeste” che permette di calcolare i movimenti degli oggetti del sistema solare.

Tycho Brahé ha fatto delle osservazioni della posizione dei pianeti nel cielo con una precisione ineguagliata all’epoca (1600). Tali osservazioni molto precisie e che riguardavano un lungo periodo di tempo, hanno permesso a Johan Kepler di scoprire che i pianeti si trovavano su delle orbite ellittiche e che, su queste orbite, i pianeti avanzavano più rapidamente quando erano più vicini al Sole. Le equazioni che definiscono questo movimento sono le tre leggi di Kepler.