|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Newton, alla fine del dieciassettesimo secolo, ha capito che il movimento dei pianeti, come il movimento della Luna, era causato dalla forza di gravitazione e che questa stessa forza causa anche il “peso” delle cose su Terra (la mela).
Due oggetti di massa M1 e M2 si attirano con una forza proporzionale alle masse e inversamente proporzionale al quadrato della distanza che li separa. Le equazioni di Kepler si deducono direttamente da questa espressione. Quando ci sono più di due corpi, ogni corpo subisce un’attrazione da parte di tutti gli altri, e non è più possibile di calcolare i movimenti dei corpi direttamente. Anche il problema dei tre corpi diventa molto complicato. Cosi’ la teoria del movimento della Luna tenendo conto della presenza della Terra e del Sole, è l’opera di una vita, quella del astronomo Charles-Eugène Delaunay, i cui lavori servono ancora di riferimento per i calcoli fatti oggi dai computer. |