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Il lancio di CoRoT nel 2006 assicura almeno due anni di anticipo rispetto ai suoi successori immediati KEPLER e EDDINGTON. Le tappe seguenti sono molto ambiziose; aspirano infatti a scoprire ed analizzare le condizioni dell’apparizione della vità nell’Universo. Nel diagramma, ogni tratto indica il limite inferiore della zona di rivelazione di pianeti extrasolari per ogni mezzo di osservazione:
MOST, il microsatellite canadese sviluppato all’Università di Toronto, è stato lanciato nel Giugno 2004. Ha le dimensioni di una piccola valigia ed è dedicato all’osservazione delle variazioni fotometriche di qualche stella brillante, che puo osservare continuamente per un mese.
L’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che partecipa a CoRoT, ha proposto un progetto di seconda generazione EDDINGTON. Con tre telescopi di 60 cm ognuno, si propone di scoprire pianeti di dimensioni simili a quelle della Terra grazie a tempi di osservazione della stessa regione del cielo molto lunghi (3 anni). Il programma di sismologia permetterà di accedere a stelle più deboli di quelle osservate da CoRoT, e anche ad ammassi di stelle più vicini come le Pleiadi o le Hyadi.
L’agenzia spaziale americana, la NASA, sviluppa il progetto KEPLER, per cercare piccoli pianeti, con obiettivo specifico la scoperta di pianeti analoghi alla Terra aventi le stesse dimensioni e localizzati alla stessa distanza dalla loro stella. |