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I modi di vibrazione delle stelle, onde stazionarie che percorrono la sfera gassosa, hanno strutture geometriche ben conosciute. Le vibrazioni stellari si traducono in superfice in variazioni del raggio e di temperatura che provocano variazioni della quantità di luce emessa dalla stella e movimenti periodici della suoi strati superficiali. Certe stelle hanno delle variazioni di grande ampiezza e sono conosciute da tanto tempo dagli astronomi, che le chiamano le “stelle variabili”. Ma il piccolo numero di modi di oscillazione scoperti non permette di applicare interamente a queste stelle le tecniche della sismologia. Osservare nelle stelle lontane delle vibrazioni di piccola ampiezza, tale quelle osservate nel Sole, è un compito difficile.
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